Titolo

Come affrontare la riparazione di una filettatura tramite l’utilizzo di un inserto elicoidale.

Anno 2021

P. Coppoli e M. Garavaldi

di Baker Hughes – Nuovo Pignone s.r.l.

N. Bravi e E. Franchi

di INAIL Dipartimento Territoriale UOT Lucca

M. Guerrieri

di SAIPEX SRL

Abstract

Il danneggiamento di una filettatura rappresenta una tipologia di rottura piuttosto rara, caratterizzata da specifiche particolarità, soprattutto se, come nel caso oggetto dello studio, si tratta di un accoppiamento filettato tra vite e madrevite di dimensioni rilevanti pari a circa 80 mm che richiede l’utilizzo di un inserto elicoide di dimensioni tali da non risultare normato da alcuno standard internazionale.

L’attrezzatura oggetto dell’intervento di riparazione è stato uno scambiatore a fascio tubiero ad U in cui la piastra tubiera è saldata al distributore, formato da un cilindro cavo forgiato e due bocchelli per l’ingresso e uscita del fluido da raffreddare. Il distributore è chiuso da un coperchio piano, tramite accoppiamento filettato con tirante prigioniero.

La riparazione si è resa necessaria in quanto, a seguito di un’ispezione interna a scopi manutentivi, è emerso un danneggiamento della filettatura del decimo foro del distributore (partendo dal vertice superiore dell’apparecchio e procedendo in senso orario).

Per tale ragione, la soluzione tecnica adottata prevedeva di utilizzare un inserto elicoide (spirale) autofilettante che necessitava dei seguenti passaggi al fine di ripristinare l’accoppiamento:

alesaggio del foro filettato;
nuova filettatura del foro con utensile specifico al fine di ricreare un foro con filettatura congrua a quella esterna dell’elicoide;
inserimento elicoide con attrezzatura speciale.

Al termine dell’intervento il tirante è stato correttamente accoppiato allo scambiatore in quanto le spire interne dell’inserto elicoide sono caratterizzate da un diametro e da una tipologia di filettatura concorde a quella del foro originale.

Tale soluzione è comunemente utilizzata in carpenteria per il ripristino di accoppiamenti filettati. Esiste però un solo riferimento normativo che garantisce l’idoneità dell’intervento in ambito attrezzature in pressione, la norma ASME PCC Pt. 2, che cita la norma ASME B18.29.1 per i riferimenti tecnici dell’attività. Tale norma contiene i riferimenti geometrici e i calcoli di progetto per inserti fino a un diametro di 1 1⁄2“, inferiore al diametro del foro danneggiato, pertanto è stato necessario confrontarci con la UOT di riferimento e con il DIT per capire quali analisi approfondire per la corretta esecuzione dell’intervento.

Questo articolo si pone l’obiettivo di illustrare la procedura di riparazione adottata andando a descrivere nel dettaglio dli aspetti tecnici con cui è stato necessario confrontarsi.

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